Giovan Battista Moroni, Ritratto di podestà


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Saldamente seduto su una sedia con braccioli a rosette, il personaggio mostra un viso orgoglioso contornato da una folta barba bianca. Sotto una sopravveste nera senza maniche indossa una giubba rossa abbottonata da cui fuoriescono il colletto e i polsini della camicia bianca. Sia l'abito che l'anello d'oro al dito indice della mano sinistra indicano una carica civile, identificata da Cristina Rodeschini con quella di podestà per confronto con il Ritratto di Vittorio Michiel, eseguito dal Moroni nel 1561 e conservato al Kunsthaus di Zurigo. Talvolta confuso con il Ritratto di vecchio seduto presente in Accademia Carrara come legato Giacomo Carrara, il dipinto dell'Ospedale è da sempre attribuito a Giovan Battista Moroni (Albino, BG, 1521/1524 ca. - Bergamo, 1579/1580 ca.), capostipite del ritrattismo bergamasco. Per quanto riguarda la cronologia, l'opera è riconducibile alle esperienze naturalistiche dell'inizio degli anni Sessanta: il rosso della tunica concorda infatti con le accensioni di colore dei dipinti moroniani di quegli anni, così come il modo di creare le ombre attraverso gli affondi di nero nelle pieghe della manica e il disegno 'visivo' della mani, sicuramente una bella prova di approccio alla realtà. Proveniente dalla raccolta dell'avvocato Giacomo Bettami e donato all'Ospedale dal figlio Antonio, il dipinto si trova in deposito all'Accademia Carrara dal 1879. L'identità del personaggio effigiato, di probabile estrazione borghese, non è nota; quasi certamente da escludere è l'identificazione con un membro della famiglia Bettami dato che il dipinto fu probabilmente acquistato sul mercato bergamasco nei primi anni del Settecento. Il fatto che ne esistano almeno due copie, oltre ad attestarne la fortuna, fa pensare che l'immagine del podestà fosse esposta in più di un edificio pubblico.

Olio su tela, cm 86 x 71
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Inv. 57099
 

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