Pittore cremonese, Pietà con pia donna (Santa Maria Maddalena?)


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La tela ritrae un Compianto sul Cristo morto o la Pietà accompagnata dalla sola presenza di una pia donna, identificabile con ogni probabilità con Santa Maria Maddalena. Il modello iconografico di riferimento è il Vesperbild, letteralmente "immagine del Vespro”, tipologia d’antica origine franco-renana molto diffusa in area centro-europea. Rispetto alla tradizionale iconografia, la posa del Cristo si discosta per la diversa posizione della gamba che, scivolando dal ginocchio reclinato della madre, si ferma sul terreno brullo. Il prototipo del dipinto, che presenta evidenti riferimenti con la pittura cremonese, potrebbe individuarsi nella Pietà assegnata a Sofonisba Anguissola e conservata alla Pinacoteca di Brera, anche se quest'ultimo rivela una maggiore inclinazione al dato reale e alla resa drammatica della scena. Un ulteriore riferimento al chiaroscuro “fumeggiato” e alla resa sfumata dei corpi del cremonese Tommaso (o Tomaso) Pombioli detto il Conciabracci (1579- 1636), attivo in area lombarda, aiuta a collocare l’opera nell’orbita di una cultura, quella cremonese appunto, che si compone di varie suggestioni, rivolte non solo al realismo lombardo ma anche ai pittori transalpini. Alla luce di queste considerazioni, è possibile proporre una datazione tra la fine del Cinquecento e l'inizio del secolo successivo.

Olio su tela, cm 99 x 89,5
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Inv. 55288
 

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