Luigi Brignoli, Ritratto di Felice Lussana


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Personaggio di indubbio fascino e autorevolezza, il medico Felice Lussana è raffigurato di tre quarti, con il capo rivolto verso lo spettatore. Indossa un sobrio abito grigio scuro ravvivato solamente dal colletto e dai polsini bianchi della camicia. Il volto è sottolineato da bei baffoni e da una gran barba bianca, lo sguardo profondo e penetrante sembra quasi scrutare l'osservatore. Il braccio destro sostiene un bastone da passeggio mentre tra le mani stringe un cappello. Oltre che medico legale, Felice Lussana fu anche autore di testi medici. Donò le carte del padre, l'illustre medico fisiologo Filippo Lussana, alla Biblioteca Civica di Bergamo.
Nella veste di ritrattista, che gli diede popolarità e successo, il bergamasco Luigi Brignoli (Palosco, 1881 - Bergamo, 1952) si mantenne entro i canoni di acuta indagine del personaggio. Considerato l'erede ed il continuatore di Cesare Tallone, di cui fu allievo negli anni dell'Accademia Carrara, riprese dal maestro l'impostazione cromatica e la pennellata vigorosa. Viaggiò a lungo con l'amico pittore Giorgio Oprandi con il quale fece parte dei cosiddetti pittori orientalisti bergamaschi. Firmato e datato "L. Brignoli 1930" nell'angolo inferiore destro, il dipinto venne eseguito nell'anno in cui Brignoli lasciò l'incarico di professore alla Scuola di Pittura della Carrara, accettato tre anni prima. Proprie di questo periodo sono la posa non più stereotipata, ma piena di naturalezza, e la pennellata riassuntiva e vigorosa, che modella e vivifica il personaggio.

Olio su tela, cm 103,5 x 78
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Inv. 55362
 

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