Il ritratto raffigura il veneziano Giovanni Barozzi, vescovo di Bergamo dal 1449 al 1464. Fin dagli inizi del suo episcopato, Barozzi si preoccupò di dare nuovo impulso alla vita religiosa e sociale della città; nel 1457 realizzò il progetto del Maggior Consiglio di Bergamo di riunire tutti gli undici piccoli ospedali esistenti in uno solo, più grande, intitolato a Santa Maria Vergine e a San Marco Evangelista, in omaggio a Venezia sotto la cui dominazione Bergamo era passata da pochi anni. Nominato cardinale in pectore, nel 1465 fu innalzato alla cattedra patriarcale di Venezia ma la morte lo colse improvvisa nell'aprile dell'anno seguente, poco prima di essere eletto. Barozzi è raffigurato in posa ufficiale: calca la berretta clericale e indossa la mozzetta purpurea, in quei secoli prerogativa di papi, cardinali, vescovi e di alcuni prelati della Curia papale. Sul dietro del collo si nota ancora il cappuccio, scomparso nel corso del Seicento. E' probabile che il ritratto, dal tono fortemente celebrativo, sia una copia da un precedente ritratto, realizzata tra Sette e Ottocento su commissione dello stesso Ospedale, che intendeva celebrare la secolare istituzione attraverso la memoria del suo fondatore e dei benefattori. Il taglio compositivo di origine cinquecentesca, a mezzo busto, e alcuni dettagli dell'abito, in particolare la presenza del cappuccio, fanno supporre che l'effigie derivi da un'iconografia consolidatasi nel tempo e tramandata grazie a stampe, incisioni o antichi dipinti.Olio su tela, cm 94 x 71Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Inv. 55212
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