Il dipinto dovrebbe essere l'Allegoria dell'Udito, risolta in una scena semplice ed immediata in cui gli spartiti musicali e il violone alludono alla musica e quindi al senso che la percepisce. In un interno nobiliare appena accennato, il maestro, che ha da poco terminato la lezione, sembra scambiarsi gli spartiti con l'allievo. L'uomo è raffigurato con un abbigliamento domestico, una veste da camera o da lavoro che lascia scorgere la cravatta annodata, a cui è abbinato un eccentrico copricapo, portato con grande disinvoltura. Il dettaglio del violone capovolto sulla mensola alle spalle, consentirebbe di riconoscere nel personaggio raffigurato Marcantonio Bernardi, amico del Ghislandi e noto suonatore di violone. L'opera fa parte di una serie di ritratti multipli, attribuiti a Fra' Galgario (Bergamo, 1655 - 1743) con interventi di bottega, che proviene probabilmente dalla celebre galleria del conte Giacomo Bettami de' Bazini, i cui beni confluirono in parte all'Ospedale. Dalla stessa collezione dovrebbe provenire anche la tela con triplo ritratto, poi definito Insegna del Barbiere Oletta: le analogie riscontrare tra quest'opera acquistata dal conte Giacomo Carrara, e ora esposta nell'omonima Accademia, con le tre rimaste alla quadreria dell'Ospedale, sembrano rimandare ad un unico insieme decorativo. Dimensioni simili, sfondi architettonici coerenti, lo stesso punto di vista e soggetti analoghi, che vedono sempre adulti affiancati da fanciulli, incoraggiano l'ipotesi che questi "sovrapporta" possano comporre un ciclo unitario eseguito a decorazione di un salone di palazzo Bettami. Recentemente, Amalia Pacia ha proposto di leggere nelle tre tele dell'Ospedale le Allegorie dei sensi, da cui però manca la raffigurazione simbolica della Vista, forse da riconoscersi proprio nell'Insegna del Barbiere Oletta che illustra l'attività del barbiere il cui scopo è proprio quello di rendere gradevole alla vista l'aspetto dei clienti. L'opera in esame, che si distingue per un'impaginazione più equilibrata e per una maggiore adesione al dato reale, è riferibile alla produzione autografa di Fra' Galgario e si colloca nei primi anni Venti del Settecento.Olio su tela, cm 67,5 x 126Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Inv. 55254
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