Vincenzo Ghirardelli, Ritratto dell'ingegnere Piero Micheletti


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Il dipinto raffigura il commendator ingegnere Piero Micheletti, benefattore dell'Ospedale. L'uomo, elegantemente vestito, siede su una sedia dalla spalliera ricurva posta davanti ad un tendaggio verde, lasciato volutamente aperto su una veduta di Bergamo. Morto nel 1951, Micheletti lasciò all'Ospedale una somma considerevole. Per celebrarne la memoria, nel luglio dell'anno successivo il Consiglio Direttivo dell’Ospedale affidò l'esecuzione del suo ritratto al bergamasco Vincenzo Ghirardelli (Gandino, BG, 1894-1967), allievo di Ponziano Loverini all'Accademia Carrara. Cresciuto artisticamente nel retaggio del verismo di fine Ottocento, Ghirardelli seppe trovare il giusto equilibrio tra naturalismo e realismo. Noto come pittore di nature morte e strumenti musicali, si distinse anche nel paesaggio e nel ritratto, manifestando sempre una adesione piena ma equilibrata alla realtà. Firmato in basso a sinistra, il dipinto risulta un ritratto "di parata" che restituisce le esigenze celebrative della nuova classe emergente. L'opera, dall'evidente carattere commemorativo, è stata realizzata post mortem sulla base di una fotografia fornita dalla famiglia ed evidenzia la volontà del pittore di non staccarsi dalla verosimiglianza fisica del personaggio, il cui sguardo penetrante, fisso sull'osservatore, denota una vivace intelligenza e un'acutezza di spirito. Altri caratteri tipici del Ghirardelli sono il disegno sicuro, i colori nitidi stesi su superfici lisce ed omogenee e la ricerca di un'armonia di insieme.

Olio su tela, cm 95 x 77
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Inv. 55204
 

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